La luce del sole e la sua corretta illuminazione dei filari sono elementi fondamentali per ottenere un vino di qualità
La luce del sole e la sua corretta illuminazione dei filari sono elementi fondamentali per ottenere un vino di qualità : la gestione da parte dell’uomo della fittezza con cui le viti sono piantate e della lussureggiante parete fogliare, affinchè questa non ombreggi troppo, sono gli strumenti con cui è possibile agire su questo fondamentale aspetto qualitativo.
Anche la vite infatti, come tutte le piante, attua per nutrirsi la fotosintesi clorofilliana. Questo processo biochimico permette di trasformare, con l’aiuto della luce del sole, acqua (ottenuta dal suolo) e anidride carbonica (abbondante nell’atmosfera) in zucchero e ossigeno. Lo zucchero verrà utilizzato dalla pianta come risorsa energetica e, durante la maturazione dell’uva verrà accumulato nei suoi acini. Da un punto di vista evolutivo questo ha permesso ai dolcissimi frutti di essere appetibili per varie specie animali, in particolare alate, che hanno poi disperso i semi favorendone la diffusione. Per l’uomo l’uomo invece, già da millenni prima di Cristo, il contenuto zuccherino ha rappresentato non solo un’importante fonte di alimentazione, ma anche e, nel nostro caso, soprattutto, il punto di partenza imprescindibile per ottenere una pregiata bevanda alcolica: il vino. L’altro prodotto della fotosintesi, l’ossigeno, viene invece reimmesso nell’atmosfera, reintegrando il preziosissimo gas, fondamentale per la respirazione umana.
La Franciacorta, con i suoi quasi 3000 Ha di vigneto, gode di un preziosissimo polmone verde, fondamentale per bilanciare l’attività dell’uomo in quest’area e sottrarre la CO2 immessa così nell’ambiente, reintegrando al suo posto ossigeno.
Tutto ciò è catalizzato, cioè reso possibile, dall’energia solare che dalla nostra stella irraggia fino a noi e permette vita.