Annata sofferta con forti cernite in vigna, ma acidità elevate per ottime basi Franciacorta
È partita stamani la vendemmia della Guido Berlucchi, l’azienda di Borgonato che, con i suoi oltre 400 ettari vitati in conversione biologica, rappresenta il primo produttore del territorio.
“Un’annata sofferta sino alla fine, con un calo delle rese rispetto alla precedente”, dice Arturo Ziliani, amministratore delegato ed enologo. “Le temperature fresche e le forti piogge ci obbligano a una severa cernita in campo: prima che i raccoglitori entrino nel vigneto, una squadra specializzata taglia e lascia a terra i grappoli che presentano problemi sanitari”. Un accorgimento necessario per tutelare la qualità dei futuri vini, ma anche una scelta difficile per chi ha seguito con tanta cura le uve nei mesi precedenti.
Difficile al momento parlare di qualità. “Quel che è certo” sostiene Ziliani, “è che spesso annate fredde come questa rivelano piacevoli sorprese, perché l’elevata acidità delle uve è premessa di grande freschezza e longevità dei vini. Sicuramente il frazionamento dei mosti, attuato con speciali presse a piatto inclinato, dovrà essere ancora più meticoloso”. Quindi la vendemmia in corso potrà dare Franciacorta più eleganti che strutturati, giocati sulla finezza e non sulla “grassezza”.
Su eventuali futuri incrementi di prezzo, Arturo Ziliani è chiaro: “Anche se il costo delle uve subirà lievi aumenti, questi non peseranno sul prezzo della bottiglia, perché una parte dei vini Chardonnay e Pinot Nero destinati ai non millesimati arriva dalle vendemmie precedenti, in cui il meteo è stato più favorevole e la produzione più abbondante”.