FRANCIACORTA O PROSECCO? SCOPRI LE DIFFERENZE TRA LE DUE PIU' FAMOSE BOLLICINE ITALIANE

Quando si parla di spumanti si fa sempre una grande confusione. Se anche tu vuoi scoprire finalmente le differenze tra vino spumante, Franciacorta e Prosecco, questo è l’articolo che fa per te.

Ottobre 5, 2022

Quando si parla di spumanti si fa sempre una grande confusione. Se anche tu vuoi scoprire finalmente le differenze tra vino spumante, Franciacorta e Prosecco, questo è l’articolo che fa per te.

Cosa significa Spumante? Il termine Spumante indica un’intera categoria di vini che può essere prodotta in qualsiasi zona e con qualsiasi vitigno. La caratteristica identificativa dello spumante è quella di avere la spuma, cioè le bollicine. Queste bollicine non sono altro che l’anidride carbonica racchiusa in bottiglia, quella che dà origine, quando si apre una bottiglia di spumante, al cosiddetto “botto”.

All’interno della categoria Spumanti troviamo, tra le altre, le denominazioni d’origine Franciacorta e Prosecco. Franciacorta e Prosecco, essendo appunto denominazioni di origine, indicano quindi spumanti ottenuti seguendo specifiche regole che includono il luogo e il metodo di produzione e le uve utilizzate.

Le zone di produzione del Franciacorta e del Prosecco.

Partiamo quindi dal luogo. Il Franciacorta DOCG si può produrre solo nel territorio della Franciacorta, una zona collinare della Lombardia che comprende una serie di comuni tutti situati in provincia di Brescia.

La produzione del Prosecco DOC invece può avvenire solo in alcune zone del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, e in una area più ristretta per il Prosecco DOCG.

Le uve e i vitigni utilizzati

Il Franciacorta è un vino spumante, ottenuto utilizzando uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero. Da pochi anni è stato inoltre introdotto anche il vitigno autoctono bresciano (Erbamat) fino a una percentuale massima del 10%. Per la tipologia di Franciacorta “Rosè”, la percentuale delle uve Pinot nero deve essere almeno il 35% del totale. Per la tipologia Satèn, invece, è consentito l’impiego delle sole uve a bacca bianca.

Il Prosecco, invece, può essere prodotto nelle tipologie spumante (bianco o rosé) e frizzante. Deve essere prodotto per almeno l’85% dal vitigno Glera, mentre il restante 15% può essere da altre varietà a bacca o dal 10 al 15% di Pinot Nero per la ripologia Prosecco Rosé.

Il metodo di produzione

Il Franciacorta si produce esclusivamente con il metodo di spumantizzazione definito metodo Classico o Champenoise. Il Prosecco invece si produce con il metodo chiamato Martinotti o Charmat.

Il vino, in generale, viene prodotto tramite la fermentazione alcolica: gli zuccheri naturalmente presenti nell’uva si trasformano in alcol e anidride carbonica; questa verrà però lasciata libera di fuoriuscire dalle vasche di fermentazione e si otterrà così un vino fermo o “vino base” che sarà appunto la base di partenza per lo spumante. Per ottenere la spuma è necessaria una seconda fermentazione, la cui anidride carbonica resterà “intrappolata” nella bottiglia portando le amate bollicine intatte fino al calice. Il metodo Classico prevede che questa seconda fermentazione avvenga direttamente in bottiglia mentre per il metodo Charmat questa avviene in speciali vasche – le autoclavi – in grado di mantenere all’interno la pressione venutasi a creare.

Oltre al luogo in cui avviene la seconda fermentazione, importante differenza tra i due metodi è anche la durata del processo. Il Franciacorta, infatti, prevede un affinamento di almeno 18 mesi dopo la seconda fermentazione in bottiglia, ma alcune Riserve possono affinare moltissimi anni – ad esempio la Riserva Berlucchi Palazzo Lana ne affina oltre 10. Viceversa, per il Prosecco la fermentazione in acciaio dura circa 40 giorni e poi il prodotto è pronto per la vendita.

Le differenze organolettiche

Sulla base di quello che abbiamo imparato essere il metodo di produzione, i tempi di realizzazione e i vitigni utilizzati, ecco che si delinea in modo chiaro il profilo organolettico che possiamo aspettarci da ciascuna denominazione.

Il Franciacorta avrà un perlage molto fine e persistente. Il bouquet, con le caratteristiche della fermentazione in bottiglia, si distinguerà per i suoi sentori di crosta di pane e di lievito, a cui si aggiungeranno delicate note di agrumi e di frutta secca.

Il Prosecco sarà invece caratterizzato da una bollicina meno fine e più “esplosiva”; al naso ritroveremo spiccate note floreali e fruttate che ben si tradurranno nella pronta beva di questa denominazione.

 

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