L’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino celebra il primo centenario a Palazzo Lana, condividendo la storia della cantina pioniera del Franciacorta
Ospiti le Delegazioni dei Ministeri dell’Agricoltura di ventotto paesi del mondo, accompagnati dal Ministro dell’Agricoltura italiano Francesco Lollobrigida, in occasione della prima conferenza mondiale del vino
Un’occasione importante e motivo d’orgoglio per il mondo del vino e l’Italia: il Ministero dell’Agricoltura italiano ha organizzato una settimana di celebrazioni ed eventi in occasione del centenario dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), partendo dalla Franciacorta per la prima Conferenza Internazionale sul Vino, per poi andare a Verona in occasione di Vinitaly 2024. Ventotto i paesi che insieme ai loro governi sono arrivati proprio in Franciacorta da tutto il mondo.
Ieri, nella giornata di giovedì 11 aprile, guidati dal Ministro dell’Agricoltura Italiano Francesco Lollobrigida, trenta capi delegazione e ottanta delegazioni dal mondo hanno fatto tappa a Berlucchi Franciacorta, pietra miliare dell’enologia italiana e cantina pioniera del Franciacorta, celebrando nell’atmosfera ricca di storia e prestigio, il centenario dell’OIV. Prima la visita alle cantine storiche, dove è custodita la prima bottiglia di Franciacorta della storia, poi l’aperitivo e la cena a Palazzo Lana, il luogo dove Franco Ziliani e Guido Berlucchi decisero di portare il Metodo Classico nel territorio della Franciacorta.
Sono Cristina, Arturo e Paolo Ziliani ad accogliere gli ospiti: “Grazie per aver scelto la Franciacorta per celebrare il centenario dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino. I nostri fondatori, Guido Berlucchi e Franco Ziliani, sarebbero molto orgogliosi di vedere il successo e l’eccellenza raggiunta dal piccolo territorio della Franciacorta in soli 63 anni, partendo da quella prima bottiglia creata proprio qui nella cantina Berlucchi nel 1961.
Un’idea imprenditoriale raccolta da altri imprenditori visionari che insieme hanno cambiato il destino del territorio. Per noi, figli di Franco e per tutte le persone che lavorano con noi, è un grande onore e una grande responsabilità portare avanti il loro sogno”.