Ha avuto inizio da pochi giorni la vendemmia 2023 per la Guido Berlucchi, cantina creatrice del primo Metodo Classico in Franciacorta. Un momento attesissimo per l’azienda che da diversi anni riesce a gestire ed ottimizzare al meglio le continue sfide climatiche, monitorando e curando giorno per giorno i suoi vigneti, grazie al lavoro di studio e approfondimento avviato fin dai primi anni 2000. Un’annata che, dice il team Berlucchi, potrebbe riservarci grandi sorprese.
I primi grappoli raccolti sono quelli di Pinot Nero del celebre vigneto Brolo, il vigneto-giardino adiacente a Palazzo Lana Berlucchi, a Borgonato (BS), che daranno origine alla Riserva Palazzo Lana Extrême che si potrà assaggiare tra 12 anni.
Da tutti i vigneti le uve – raccolte rigorosamente a mano – raggiungono la cantina di vinificazione, dove i grappoli giungono integri a moderne presse, ideate proprio per garantire una spremitura soffice, così da ottenere mosti fragranti.
“Siamo ben speranzosi che questa annata ci potrebbe riservare dei buoni risultati: ne avremo conferma tra qualche giorno, a fermentazioni avviate” dichiara Arturo Ziliani, CEO ed Direttore Enologo della Guido Berlucchi. “Ormai da diversi anni, a causa dei cambiamenti climatici, la sfida in vigna è costante: richiede continua ricerca, nuovi mezzi e grande impegno da parte del team del reparto agricolo. La nostra esperienza viene messa a disposizione anche di tutti i viticoltori partner, con il Protocollo Berlucchi di Viticoltura Sostenibile, frutto di oltre 20 anni di ricerca e che insieme ad altri progetti come ad esempio Biopass, Life Vitisom e F.A.Re.Su.BIO, è volto a contrastare la perdita di biodiversità del terreno e migliorare la qualità dei nostri prodotti. Ma non avremmo qualità in bottiglia senza il rispetto per l’ambiente di cui tuteliamo l’ecosistema con la viticoltura Bio certificata su tutti i nostri vigneti dal 2016.”.
La Guido Berlucchi è entrata nell’anno delle celebrazioni per il 60° anniversario del primo Franciacorta
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