Moreno Cedroni e Berlucchi ’61 Nature 2010
Gli chef.
Creativi o tradizionalisti, perfezionisti sempre.
Campioni del made in Italy ai fornelli,
testardamente innamorati del loro lavoro.
Abbiamo ascoltato gli chef raccontare la loro cucina.
Testimoni della narrazione i loro piatti,
accompagnati da una flûte di ’61 Nature 2010, il nuovo nato in casa Berlucchi.
Dal racconto è nato UNO CHEF UN VINO, il ritratto in movimento di due belle personalità.
Seguiteci e scopritele con noi.
Il nostro viaggio nella cucina d’autore ci fa incontrare stavolta Moreno Cedroni.
Cedroni nasce nel 1964 a Senigallia e due maestre d’eccezione lo svezzano all’arte culinaria: la mamma e la nonna. Da loro apprende i profumi, i sapori e le emozioni della vera cucina del territorio.
A vent’anni apre sul lungomare di Senigallia il ristorante La Madonnina del Pescatore. Quando non è impegnato ai fornelli, viaggia, imparando da culture lontane l’uso di ingredienti pressoché sconosciuti in patria. Una volta a casa li sperimenta, riuscendo a valorizzare le ricette della memoria, rispettate negli ingredienti e nella preparazione, con suggestioni esotiche.
È un modo nuovo di approcciare la cucina di mare che lo porta a collezionare riconoscimenti importanti, tra cui le due stelle Michelin e la presidenza nazionale dell’Associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe.
Nel 2000 Cedroni inaugura il Clandestino Susci Bar a Portonovo, nella baia del Conero; tre anni dopo a Senigallia apre Anikò, la prima salumeria ittica al mondo.
In trasferta a Palazzo Lana Berlucchi, la storica dimora adiacente alle cantine, Cedroni ha abbinato all’hot dog di gambero e alla lasagnetta ai frutti di mare l’ultimo nato di casa Berlucchi, ’61 Nature 2010. Il perfetto l’equilibrio del Franciacorta, la sua bollicina “gentile”, frutto dei cinque anni di affinamento sui lieviti, hanno saputo sposare perfettamente i piatti, che, guarniti da delicati tocchi esotici, hanno trasportato i commensali in un immaginario viaggio in Oriente.